Un tuffo nei sapori di Torino: i grissini torinesi
C’è qualcosa di magico nei grissini torinesi, quei bastoncini croccanti che accompagnano ogni momento della giornata. Ricordo ancora la prima volta che li ho assaggiati, a casa di una cara amica torinese. Erano leggeri, friabili e avevano quel profumo di pane appena sfornato che ti fa venire voglia di mangiarne uno dopo l’altro. Da allora, ho deciso di provare a farli in casa, ispirandomi alla famosa ricetta grissini torinesi Montersino. Oggi voglio condividere con voi questa esperienza, perché anche voi possiate portare un pezzo di Torino nella vostra cucina.
Un po’ di storia: perché si chiamano torinesi?
I grissini torinesi nascono proprio a Torino, nel XVII secolo. Si dice che furono creati per il futuro re Vittorio Amedeo II, che da bambino aveva problemi digestivi. Un fornaio inventò questi bastoncini sottili e croccanti, facili da digerire. Da allora, sono diventati un simbolo della città e un must per ogni tavola italiana. Oggi, marchi come Mulino Bianco, San Carlo o Roberto hanno reso i grissini accessibili a tutti, ma nulla batte il gusto autentico dei grissini fatti in casa.
Perché amerete questa ricetta
Questa ricetta grissini friabili è perfetta per chi ama il pane ma vuole qualcosa di più leggero e versatile. È semplice da preparare, richiede pochi ingredienti e vi permetterà di stupire amici e parenti. Inoltre, potete personalizzarli con semi di sesamo o paprika per dare un tocco speciale. Insomma, una ricetta che unisce tradizione e creatività!
Quando preparare i grissini torinesi
I grissini torinesi sono ideali per ogni occasione. Perfetti come antipasto con salumi e formaggi, accompagnamento per zuppe e vellutate, o snack veloce durante una pausa. Li adoro servire durante le cene informali, quando voglio qualcosa di sfizioso ma non troppo impegnativo. E poi, chi può resistere al profumo di pane fresco che invade la casa?
Gli ingredienti perfetti
- 500 g di farina 00
- 300 ml di acqua tiepida
- 10 g di lievito di birra fresco
- 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
- 1 cucchiaino di sale
- 1 cucchiaino di zucchero
Alternative agli ingredienti
- Se non avete il lievito fresco, usate quello secco (7 g).
- Sostituite l’acqua con latte per un sapore più delicato.
- Aggiungete semi di sesamo o rosmarino per una versione aromatica.
Step 1: Preparare l’impasto
In una ciotola capiente, sciogliete il lievito nell’acqua tiepida insieme allo zucchero. Mescolate delicatamente finché il lievito non si dissolve completamente. Aggiungete gradualmente la farina setacciata, l’olio e il sale. Impastate energicamente fino a ottenere un composto liscio ed elastico. Il segreto è lavorare l’impasto a lungo, così da renderlo morbido e facile da stendere. Pro tip: fate riposare l’impasto coperto da un canovaccio per almeno un’ora, in modo che raddoppi di volume.
Step 2: Stendere i grissini
Dividete l’impasto in piccole porzioni e stendetelo su una superficie infarinata. Usate un mattarello per ottenere delle strisce sottili, lunghe circa 20-25 cm. Se volete, spennellatele con un po’ d’acqua e cospargetele con semi di sesamo. Vedrete che basterà poco per trasformare i vostri grissini in un’opera d’arte culinaria!
Step 3: Cuocere i grissini
Preriscaldate il forno a 180°C. Disponete i grissini su una teglia rivestita di carta forno, lasciando un po’ di spazio tra uno e l’altro. Infornate per circa 10-12 minuti, finché non diventano dorati e croccanti. Attenzione a non cuocerli troppo, altrimenti rischiano di bruciarsi! Chef’s tip: girate i grissini a metà cottura per una doratura uniforme.
Tempistiche
- Preparazione: 20 minuti
- Riposo: 1 ora
- Cottura: 12 minuti
- Totale: 1 ora e 32 minuti
Il segreto del chef
Per ottenere dei grissini torinesi perfettamente friabili, aggiungete un pizzico di bicarbonato all’impasto. Questo trucco aiuta a rendere la consistenza ancora più leggera e croccante.
Curiosità sui grissini
Sapevate che i grissini torinesi erano considerati un cibo “di lusso” fino al XIX secolo? Solo le famiglie nobili potevano permetterseli, mentre oggi sono disponibili in ogni supermercato. Tra i marchi più famosi, troviamo Mulino Bianco e San Carlo, ma niente batte il sapore dei grissini fatti in casa.
Attrezzatura necessaria
- Una ciotola capiente
- Un mattarello
- Una teglia da forno
- Carta forno
Conservazione
I grissini torinesi si conservano bene in un contenitore ermetico per circa 5 giorni. Se volete mantenerli croccanti, evitate di metterli in frigo. In alternativa, potete congelarli e scongelarli al bisogno. Per ravvivarli, passateli brevemente in forno prima di servirli. Infine, se avete fatto una grande quantità, divideteli in sacchetti separati per mantenere la fragranza.
Consigli e suggerimenti
Per una ricetta grissini veloce, usate il lievito istantaneo e riducete i tempi di lievitazione. Se cercate una versione più leggera, sostituite parte della farina con quella integrale. E non dimenticate di sperimentare con gli aromi: il rosmarino o il peperoncino daranno un tocco originale ai vostri grissini.
Idee per presentare i grissini
- Serviteli in un cestino di vimini per un tocco rustico.
- Accompagnateli con salse colorate come hummus o guacamole.
- Usateli come decorazione per piatti eleganti, spezzandoli in pezzi più piccoli.
Variazioni più salutari
Ecco 6 alternative per rendere i vostri grissini più leggeri:
- Grissini integrali: Sostituite metà della farina con quella integrale.
- Grissini senza glutine: Usate farina di riso e fecola di patate.
- Grissini al sesamo: Aggiungete semi di sesamo per un boost proteico.
- Grissini alle erbe:
- Grissini light: Riducete l’olio e usate solo acqua minerale.
- Grissini dolci: Aggiungete zucchero e cannella per una variante dessert.
Cospargeteli con rosmarino o origano.
Mistake 1: Non lavorare abbastanza l’impasto
Uno degli errori più comuni è non impastare a sufficienza. L’impasto deve essere elastico e liscio, altrimenti i grissini risulteranno duri e poco friabili. Prima di procedere, assicuratevi che sia ben amalgamato. Pro tip: dedicate almeno 10 minuti all’impasto per ottenere risultati ottimali.
Mistake 2: Stendere i grissini troppo spessi
Se i grissini sono troppo spessi, rischiano di rimanere molli invece di diventare croccanti. Usate un mattarello per ottenere strisce sottili e uniformi. Una buona regola è fare i grissini dello spessore di una matita.
Mistake 3: Cuocere a temperature sbagliate
Infornare i grissini a temperature troppo alte li brucerà, mentre temperature basse li renderanno gommosi. Seguite sempre la temperatura consigliata di 180°C e controllate la cottura frequentemente.
FAQ
Perché i grissini si chiamano torinesi?
I grissini si chiamano torinesi perché furono inventati a Torino nel XVII secolo. La loro origine è legata a un fornaio che creò questi bastoncini sottili per il futuro re Vittorio Amedeo II, che aveva problemi digestivi. Da allora, sono diventati un simbolo della città.
I grissini torinesi fanno ingrassare?
Dipende dalla quantità consumata. I grissini torinesi sono generalmente leggeri, ma contengono calorie. Tre grissini medi hanno circa 90 calorie. Per una scelta più leggera, optate per versioni integrali o fatte in casa.
Quali sono i grissini migliori?
La qualità dipende dai gusti personali. Molti preferiscono quelli artigianali o fatti in casa, mentre altri amano i marchi industriali come Mulino Bianco o San Carlo. Provate diverse varianti per trovare i vostri preferiti!
Quante calorie hanno 3 grissini torinesi?
Tre grissini medi contengono circa 90 calorie. Tuttavia, le calorie possono variare a seconda degli ingredienti utilizzati. Se cercate una versione leggera, provate i grissini integrali o con meno olio.
Posso congelare i grissini?
Absolutely! Potete congelare i grissini per mantenerli freschi più a lungo. Basta riporli in un sacchetto per alimenti e scongelarli al bisogno. Per ravvivarli, passateli brevemente in forno.
Come posso renderli più friabili?
Per grissini più friabili, aggiungete un pizzico di bicarbonato all’impasto. Inoltre, assicuratevi di stenderli sottili e cuocerli a temperatura adeguata.
Qual è il segreto per un impasto perfetto?
Il segreto è lavorare a lungo l’impasto e lasciarlo lievitare abbastanza. Un impasto ben lavorato sarà elastico e facile da stendere, garantendo grissini perfettamente friabili.
Posso usare farina integrale?
Certo! La farina integrale è un’ottima alternativa per una versione più salutare. Tuttavia, potrebbe rendere i grissini leggermente più densi, quindi bilanciatela con farina 00.
Quali sono i migliori abbinamenti per i grissini?
I grissini si abbinano perfettamente con salumi, formaggi e salse come hummus o guacamole. Provate anche a servirli con zuppe o vellutate per un tocco sfizioso.
Come posso evitare che si brucino?
Per evitare che si brucino, cuoceteli a 180°C e controllate frequentemente la cottura. Girateli a metà cottura per una doratura uniforme.
I grissini torinesi sono un classico intramontabile che unisce tradizione e semplicità. Con questa ricetta, potrete portare un pezzo di Torino direttamente sulla vostra tavola. Che aspettate? Mettetevi all’opera e godetevi il profumo e il sapore di questi deliziosi bastoncini croccanti!

Equipment
- Una ciotola capiente
- Un mattarello
- Una teglia da forno
- Carta forno
- Schiacciato
Ingredienti
- 500 g farina 00
- 300 ml acqua tiepida
- 10 g lievito di birra fresco
- 2 cucchiai olio extravergine d’oliva
- 1 cucchiaino sale
- 1 cucchiaino zucchero
Istruzioni
- In una ciotola capiente, sciogliete il lievito nell’acqua tiepida insieme allo zucchero.
- Mescolate delicatamente finché il lievito non si dissolve completamente.
- Aggiungete gradualmente la farina setacciata, l’olio e il sale.
- Impastate energicamente fino a ottenere un composto liscio ed elastico.
- Fate riposare l’impasto coperto da un canovaccio per almeno un’ora.
- Dividete l’impasto in piccole porzioni e stendetelo su una superficie infarinata.
- Usate un mattarello per ottenere delle strisce sottili, lunghe circa 20-25 cm.
- Spennellate le strisce con un po’ d’acqua e cospargetele con semi di sesamo, se desiderato.
- Preriscaldate il forno a 180°C.
- Disponete i grissini su una teglia rivestita di carta forno, lasciando spazio tra uno e l’altro.
- Infornate per circa 10-12 minuti, fino a doratura.


